Storia e genealogia del karate

STORIA E GENEALOGIA DEL KARATE.

STORIA E GENEALOGIA DEL KARATE - MAESTRO FUNAKOSHI

UNA RICERCA STORICA A CURA DEI MAESTRI CARMINE TERZULLI E ALESSANDRA TASSI

per gli allievi della scuola CAAM Formazione Professionale di Milano.

STORIA E GENEALOGIA DEL KARATE.

I PATRIARCHI :

YARA :
Yara “Raggio di sole” nacque nel 1700 ad Okinawa. Fu il primo ad andare in Cina.
Tornato, fu il primo a diffondere il Qi Gong ed ebbe fama di combattente leggendario.

TODE SAKUGAWA :
Un uomo detto “mano Cinese” “TODE”, nato ad Okinawa nel 1733, fu Sakugawa. Ebbe tre famosi allievi : Okuda (mano di ferro), Makabe (uccello) e Matsumoto. Fu il più grande esperto di Tode e nell’uso del bastone.

MATSUMURA SOKON :
(Il primo patriarca) Nato ad Okinawa nel 1809. Fu allievo di Tode Sakugawa. Poi andò in Cina e al ritorno fondò una scuola di karate. Da una forma Cinese creò il Kata Patsai (Bassai). Ebbe due famosi allievi : Anko Azato (maestro di Funakoshi) Anko Itosu (con cui Funakoshi ebbe contatti).

TRE CITTA’ – TRE PRINCIPALI STILI :

Nel 19° secolo ad Okinawa, che era rigidamente controllata dai Giapponesi, le scuole di combattimento iniziano a contendersi fama ed allievi. L’alta concentrazione di molti praticanti e maestri promuoveva continue sfide. I maestri organizzavano una specie di spettacoli sportivi per il popolo, combattimenti contro i tori e sfide fra esperti. Il combattimento era cruento. Per gli allenamenti utilizzavano pesi di pietra e sacchi di riso. A causa della proibizione delle armi, si usavano derivazioni da attrezzi agricoli, da qui nacque l’uso del nunchaku.
Si distinguono tre differenti stili di combattimento, che nella storia e genealogia del karate corrispondono geograficamente a tre località.

Naha Te – Shuri Te – Tomari Te :

NAHA :
Era una città di artigiani e piccoli commercianti ostili ai Giapponesi che la occupavano. Qui ha origine lo SHOREI RYU.

Lo stile Naha Te valorizza:
la POTENZA e la FORZA FISICA, i PUGNI CORTI E ROTONDI, il CORPO A CORPO, i CALCI BASSI, (pochi e non volanti).

SHURI :
Era il nome del castello della città di Naha, residenza di nobili. Dal nome di Shuri, si sviluppa il metodo Shuri Te. Questo metodo influirà molto sullo stile Shotokan ed ha avuto il privilegio di creare molti kata. Questo metodo darà origine allo SHORIN RYU.

Lo stile Shuri Te è caratterizzato da MOVIMENTI VELOCI E AGILI, LEVE ARTICOLARI E PROIEZIONI (un po’ meno rispetto al Tomari Te).

Il metodo Shuri Te è simile al metodo Tomari Te. Gli stili Shuri Te e Tomari Te hanno in comune alcuni kata. Anche questo metodo da origine ad una parte dello SHORIN RYU.

TOMARI :
Era una città portuale. Lo stile Tomari Te deriva dalle antiche risse portuali e dai combattimenti contro i pirati. E’ caratterizzato dall’uso di molte LEVE ARTICOLARI E PROIEZIONI .

LA DEFINIZIONE DEGLI STILI :

SHOREI RYU :
Anticamente il metodo Naha Te usava la POTENZA e poco i calci e l’agilità. Ecco perché in seguito, cioè ai tempi odierni, gli stili che derivano da questa scuola appaiono meno spettacolari.

I MAESTRI DI QUESTO METODO :

KANRYO HIGAONNA :
Nato a Naha nel 1845. Inizialmente studiò con MATSUMURA SOKON (il primo patriarca), poi però andò in Cina dove apprese alcuni stili di Kung Fu e al ritorno a Naha creò un suo stile proprio, basato sulla potenza e il Qi Gong forte. Insegnò privatamente a gruppi, poi nelle scuole e infine nelle caserme di polizia.

CHOYUN MIAGI :
Nato nel 1888. Allievo di HIGAONNA. Si recò in Cina e al ritorno ad Okinawa mise a punto un suo stile che prese il nome di GOJU RYU.
Questo stile ricorda il Kung Fu della Cina del Sud e rimase molto in Okinawa. E’ composto da 12 kata.
In seguito Miagi si recò ad insegnare in Giappone e alle Hawaii.

KENWA MABUNI :
Nato nel 1889. Fu allievo di CHOYUN MIAGI (Shorei), ma anche di ANKO ITOSU (Shorin).
Si trasferì in Giappone a Osaka e creò lo stile denominato SHITO RYU che si diffuse nella zona di Osaka, Kobe e Kyoto. E’ uno stile elegante, morbido, ricco di forme, circa 40 kata.

SHORIN RYU :
Significa “scuola del giovane bosco”
Appartengono a questa corrente gli stili Shuri Te e Tomari Te.

Questo metodo è caratterizzato dall’AGILITA’ e dall’uso di LEVE ARTICOLARI e PROIEZIONI.

I MAESTRI DI QUESTO METODO :

SCUOLA TOMARI TE :

KIAN CHOTOKU :
Nato nel 1870, uomo nobile e colto, nell’allenamento usava l’INTELLIGENZA e prediligeva la COSTANZA, anziché la forza fisica. Era imbattibile nel Bunkai, nelle schivate e negli attacchi ai punti vitali.

CHOKI MOTOBU :
Nato nel 1871, rozzo e illetterato, sviluppò invece la FORZA FISICA. Megalomane, sbruffone, era dedito soprattutto a risse, non riuscì a farsi introdurre in una scuola e non lasciò dietro di sé una scuola.

ANKICI ARAGAKI :
Nato nel 1899. Studiò con KYAN CHOTOKU E CHOKI MOTOBU
e proseguì nei dettami del metodo Shorin, dando origine alla scuola di stile SHORIN RYU.

SCUOLA SHURI TE : (sempre metodo shorin)
(di particolare interesse per chi pratica lo Stile Shotokan)

ANKO ITOSU :
Nato nel 1832. Studiò col primo patriarca MATSUMURA SOKON.
Introdusse il Karate nelle scuole di Okinawa creando i Pinan che si deteriorarono nell’insegnamento di massa. Fu un pedagogo di alto livello, ma anche famoso per la sua prestanza fisica e le sue continue sfide. Fu maestro di FUNAKOSHI.

ANKO AZATO :
Nato nel 1827. Fu allievo del primo patriarca MATSUMURA SOKON e amico di ANKO ITOSU.
Fu anche lui maestro di FUNAKOSHI.
Insegnava di notte, per non mostrare i segreti tradizionali, era un esperto di TEGUMI, cioè di lotta tradizionale di Okinawa.

L’ESODO DEL KARATE DA OKINAWA IN GIAPPONE :

Originariamente il pugilato di Okinawa era un semplice fare a pugni, poi i contatti con la Cina migliorarono la tecnica e la resistenza all’occupazione Giapponese vi inserì il patriottismo. Da tutte queste stratificazioni nacque il KARATE.
Nel 19° secolo, Okinawa da colonia entrò a fare parte dell’impero Giapponese. Contemporaneamente in Giappone, iniziava un declino dell’aristocrazia ed un avanzamento delle classi borghesi e popolari.
Iniziò il declino delle arti Jutsu. Jigoro Kano Fu il primo a sostituire il termine Jutsu con Do (Via) trasformando il Jujutsu in JUDO, per sottolineare un percorso di evoluzione inteso come disciplina educatrice.
Questo processo trasformo il Bugei in BUDO e il Kenjutsu in KENDO.
Quando il Karate arrivò in Giappone, fu molto apprezzato dalle autorità locali perché potenziava il fisico e lo spirito combattivo.
Con particolari artifici propagandistici e linguistici di quest’arte di origine Cinese/ Okinawense, fu Giapponesizzata da Funakoshi per farla accettare.
Il nome TODE “Mano Cinese” a ricordo del primo fondatore, fu trasformato in KARATE cioè “mano vuota”, poi gli venne aggiunto DO (Via iniziatica) e fu assimilato forzatamente alla filosofia ZEN. Con l’arrivo del Karate in Giappone, finì il mito dei superuomini e delle sfide ed iniziò l’epoca pedagogica, dove tutto era regolamentato. Si stabilirono le regole del KUMITE e si arrivò ben presto all’agonismo moderno.

SCHEMA DI STORIA E GENEALOGIA DEL KARATE :

storia e genealogia del karate di Terzulli Carmine e Tassi Alessandra

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